Bando Internazionalizzazione Servizi alle Imprese anno 2023 - CAR 27877

In data 27/09/2024 è stata pubblicata sul sito web della CCIAA di Napoli, con valore di notifica, la Determinazione Dirigenziale n.369 del 27/09/2024 - Bando Internazionalizzazione Servizi alle Imprese anno 2023 - CAR 27877. Approvazione elenco Imprese ammesse in rendicontazione e liquidabili e non ammesse.

 

 

 


In data 23/09/2024 è stata pubblicata sul sito web della CCIAA di Napoli, con valore di notifica, la Determinazione Dirigenziale n. 362 del 23/09/2024 - Bando anno 2021 per la concessione di contributi e sovvenzioni alle associazioni datoriali, associazioni dei consumatori, organizzazioni sindacali, associazioni della cooperazione per la realizzazione di progettualità volte alla valorizzazione e sviluppo dell’economia locale. Giudizio Associazione Confesercenti Provincia di Napoli v/s CCIAA. Presa d’atto Sentenza del Consiglio di Stato n. 3794 del 26.04.2024. - Riammissione in concessione.

 

 

File

 

 

 

 


In data 23/09/2024 è stata pubblicata con valore di notifica, sul sito web della CCIAA di Napoli la  Determinazione Dirigenziale N.361 - N. Atto 2024000361 del 23/09/2024, avente ad oggetto: Bando Internazionalizzazione Fiere 2023 – CAR 27876 –- Approvazione primo elenco imprese ammesse in rendicontazione e liquidabili.

 

 

 


Bando voucher alle imprese di Napoli e provincia per ammodernamento macchine, attrezzature ed arredi – anno 2024 - CAR 30021-  In data 01/08/2024 è stata pubblicata sul sito web della CCIAA di Napoli  la determinazione dirigenziale n. 317 del 01/08/2024 - Bando per l’erogazione di voucher alle imprese di Napoli e provincia per ammodernamento macchine, attrezzature ed arredi – anno 2024 - CAR 30021- Approvazione elenco imprese ammesse in concessione (Prima sessione) ed elenco di imprese NON ammesse, con i relativi elenchi in allegato.

 

 

 

 


Punto Impresa Digitale (PID)

 

 

 

 

Campania Felix

 

 

 

 

Alternanza scuola-lavoro

 

 

 

Riconoscimento online per il rilascio firma digitale DNA wireless

 

Turismo

La Camera di Commercio di Napoli finanzia, mediante voucher, investimenti per la messa in sicurezza delle strutture ricettive e per la formazione del personale addetto ai servizi turistici

La Camera di Commercio di Napoli, allo scopo di sostenere le imprese della filiera turistica, intende finanziare, mediante contributi a fondo perduto (voucher), investimenti aziendali per la realizzazione di circuiti Covid-free per la messa in sicurezza delle strutture ricettive e per la formazione del personale addetto ai servizi turistici, al fine di ritrovare capacità e competitività in un contesto di sicurezza sanitaria.


La somma stanziata, derivante dall’incremento del 20% del diritto annuale, ammonta a € 3.173.415,64.
Saranno ritenuti ammissibili gli investimenti avviati già dal 1° gennaio 2021 e fino al 30/12/2021.
Le istanze di ammissione al contributo dovranno essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, attraverso lo sportello on-line “Contributi alle imprese”, all'interno del sistema WebTelemaco di Infocamere, a partire dalle ore 08:00 del 26/07/2021 fino alle ore 21:00 del 30/12/2021.


Clicca per ulteriori dettagli

 

  Consulta gli elenchi delle istanze ammesse e finanziabili e delle istanze non ammesse alla fruizione del voucher

Confidi

Regolamento sui contributi camerali ai Confidi operanti nella Provincia di Napoli 

Il Consiglio camerale con determina commissariale n. 117 del 14 ottobre 2016 ha approvato il nuovo Regolamento camerale per l’erogazione dei contributi in favore dei Confidi operanti nella Provincia di Napoli. Ai sensi del primo comma dell’art.6 del predetto Regolamento, la domanda va presentata entro il termine perentorio del 31 luglio di ciascun anno; fa fede la data risultante dal timbro postale dell’ufficio di spedizione. Per il solo anno 2016, il termine di presentazione della domanda viene fissato al 30 novembre 2016

Allegati

Approvazione del Regolamento per la disciplina della liquidazione degli ausili a favore dell'Azienda Speciale "S.I. Impresa"

Si segnalano due importanti novità in materia di gestione delle pec sanciti nel decreto legge n. 76 del 16 luglio 2020 "Semplificazioni"

L'art. 37 comma1, lettera b) punto2) testualmente recita:

al comma 6-bis dell’art. 16 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2
2) sono aggiunti i seguenti periodi: "Fatto salvo quanto previsto dal primo periodo per le imprese di nuova costituzione, i soggetti di cui al comma 6, che non hanno indicato il proprio domicilio digitale entro il 1° ottobre 2020, o il cui domicilio digitale è stato cancellato dall'ufficio del registro delle imprese ai sensi del comma 6 ter, sono sottoposti alla sanzione prevista dall'articolo 2630 del codice civile, in misura raddoppiata.
L'ufficio del registro delle imprese, contestualmente all'erogazione della sanzione, assegna d'ufficio un nuovo e diverso domicilio digitale, acquisito tramite gara nazionale bandita dalla Consip S.p.A. in conformita' alle linee guida adottate dall'Agenzia per l'Italia digitale ed in coerenza con la normativa vigente. I costi sostenuti per l'acquisto del domicilio digitale sono a valere sui ricavati delle sanzioni riscosse in virtù del presente comma, fino alla loro concorrenza."

Pertanto, per tutte le domande di iscrizioni di nuove imprese mancanti di indirizzo di posta elettronica e per le imprese il cui indirizzo di posta elettronica è stato cancellato dal registro imprese, è applicabile in misura raddoppiata la sanzione prevista dall’art. 2630

Inoltre, la procedura di cancellazione delle pec è modificata come segue:

dopo il comma 6-bis è inserito il seguente: "6-ter. Il Conservatore dell'ufficio del registro delle imprese che rileva, anche a seguito di segnalazione, un domicilio digitale inattivo, chiede alla società di provvedere all'indicazione di un nuovo domicilio digitale entro il termine di trenta giorni. Decorsi trenta giorni da tale richiesta senza che vi sia opposizione da parte della stessa società, procede con propria determina alla cancellazione dell'indirizzo dal registro delle imprese ed avvia contestualmente la procedura di cui al comma 6-bis. Contro il provvedimento del Conservatore è ammesso reclamo al giudice del registro di cuiall'articolo 2189 del codice civile."

Pertanto, la cancellazione degli indirizzi di posta elettronica non validi o inattivi, avviene a far data dall’entrata in vigore del Decreto Legge, mediante provvedimento del Conservatore, previo avviso a provvedere all'utenza.

La Camera di Commercio di Napoli pubblica sul proprio sito a partire dal 01/12/2016 elenchi di imprese le cui PEC sono attualmente revocate.

Al fine di evitare la cancellazione d’ufficio e la sanzione amministrativa pecuniaria, la Camera di Commercio di Napoli invita i titolari e gli amministratori di imprese iscritte presso il proprio Registro Imprese a verificare l’ eventuale inclusione in questi elenchi ed a comunicare per via telematica un nuovo indirizzo PEC valido.

La PEC infatti è ormai diventata uno strumento ineludibile nei rapporti commerciali e/o con la Pubblica Amministrazione.

Schema comunicazione per PECPEC Revocate - Imprese individualiPEC Revocate - Società di capitalePEC Revocate - Imprese con altre forme giuridiche Avviso Giugno 2022 relativo a pec da cancellare ai sensi dell'art. 2191 del Codice CivilePEC Revocate - Società di personeAvviso Aprile 2022 relativo a pec da cancellare ai sensi dell'art. 2191 del codice civile

AVVISI RELATIVI A PEC DA CANCELLARE

AI SENSI DELL'ART. 2191 DEL CODICE CIVILE

 

Per informazioni:

Indirizzo: Corso Meridionale, 58 - 80143 Napoli
Telefono: +39 081 7607714
Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 8,50 alle ore 12,00 - venerdì dalle ore 8,50 alle 11,30 - martedì e giovedì dalle ore 14,00 alle 15,00 (solo per informazioni)

La Camera di Commercio di Napoli fornisce alle imprese napoletane un fattivo aiuto per rafforzare la loro presenza sui mercati europei ed extra europei, attraverso una serie cordinata di attività articolate essenzialmente nell'informazione ed assistenza, nella gestione di incontri di delegazioni imprenditorali estere, oltre che nella definizione di percorsi di accompagnamento delle imprese nello svolgimento di eventi e manifestazioni fieristiche / promozionali.

La CCIAA di Napoli si avvale della collaborazione dell’Azienda Speciale Si Impresa” per promuovere i processi di internazionalizzazione e di integrazione comunitaria delle imprese della provincia, anche in sinergia con gli altri organismi presenti sul territorio.

La CCIAA di Napoli - Ufficio Commercio Estero ha, altresì, attivato lo "Sportello World Pass" in collaborazione con l'Azienda Speciale Eurosportello per lo sviluppo di un'azione di promozione sull'estero con positive ricadute per la competitività delle imprese napoletane verso l'internazionalizzazione, offrendo  un servizio di assistenza qualificato per le imprese che già esportano e di primo orientamento per le potenziali esportatrici.
Lo Sportello è stato strutturato in maniera tale da accrescere l’interazione tra i diversi organismi/uffici camerali che operano nell’ambito della certificazione (Ufficio certificazioni con l’Estero – Registro Imprese), della promozione e dell’assistenza all’export (Azienda Speciale Eurosportello).

Per ulteriori informazioni vai  alla pagina dedicata al Commercio Estero oppure visita il sito WordPass

ORARIO DI APERTURA: OGNI GIOVEDI' DALLE 9,00 ALLE 12,00
clicca qui per leggere l'avviso

 


L'articolo 7 del Decreto Legislativo n° 141 del 2010 rinnovando l'articolo 111 del testo Unico delle Leggi Bancarie (TUB), contenuto nel Decreto Legislativo n° 385 del 1993, ha introdotto per la prima volta nell'ordinamento italiano la disciplina legislativa del "microcredito", vale a dire, secondo la definizione corrente in economia, di una forma di credito consistente in prestiti di piccolo importo destinati ad imprenditori troppo poveri per ottenere prestiti dalle istituzioni bancarie tradizionali. Ulteriori modifiche al testo rinnovato dell'art. 111 TUB sono state apportate dall'art. 3 del Decreto Legislativo n° 136 del 2012.


L'art. 111, 1° comma, del D.lgs. 385/1993, rinnovato dall'art. 7 del Dlgs 141/2010 e poi modificato dall'art. 3 del D.lgs. 169/2012, prevede che l'attività di microcredito può essere esercitata solo dai soggetti iscritti in un apposito elenco disciplinato dall'art. 113 TUB, anch'esso rinnovato dallo stesso articolo del D.lgs. 141/2010 e poi modificato dall'art. 3 del Dlgs 169/2012. L'iscrizione in questo elenco è sostitutiva dell'iscrizione nell'Albo degli intermediari finanziari tenuto dalla Banca d'Italia prevista dal 1° comma dell'art 106 TUB.

Questi soggetti possono concedere finanziamenti a persone fìsiche, a società di persone, a società a responsabilità limitata semplificata di cui all'art. 2436-bis del Codice Civile, ad associazioni ed a società cooperative (comprese, quindi, le cooperative sociali). Dal novero dei destinatari dei microcrediti sono state pertanto escluse le fondazioni perché si ritiene che ne abbiano meno bisogno dato che sono essenzialmente patrimoni destinati ad uno scopo ed i comitati perché presentano le caratteristiche di essere enti associativi con una durata limitata nel tempo e di avere come oggetto il raggiungimento di uno scopo preciso. Non sono finanziabili, inoltre, le Sri a capitale ridotto introdotte dall'art. 44 del Decreto-Legge n° 83 del 2012 pressoché identiche alle Sri semplificate ma riservate, tendenzialmente, a soci con più di 35 anni mentre le seconde possono essere costituite solo da soci con meno di 35 anni.

I microcrediti devono essere finalizzati all'avvio od all'esercizio di attività di lavoro autonomo o di microimpresa, vale a dire per attività imprenditoriali od anche, riteniamo (dato che il testo della norma parla di "lavoro autonomo"), libero professionali svolte in forma di impresa individuale o di società di persone o di società cooperativa, a condizione che i finanziamenti concessi abbiano queste caratteristiche:
a)    siano di ammontare non superiore a 25.000 Euro e non siano assistiti da garanzie reali (pegno o ipoteca). La lettera b) del quinto comma dell'art. 111 TUB prevede però che le norme di attuazione di esso che saranno dettate dal Ministero dell'Economia, sentita la Banca d'Italia, potranno prevedere dei casi il cui l'importo del finanziamento erogabile potrà essere superiore a 25.000 Euro ed in cui le condizioni economiche applicate potranno essere diverse da quelle normali del microcredito;

b) siano finalizzati all'avvio od allo sviluppo di iniziative imprenditoriali oppure all'inserimento nel mercato del lavoro. Ma questo secondo caso contrasta con la previsione, della prima parte della stessa norma, per la quale il finanziamento è erogato "per l'avvio o l'esercizio di attività di lavoro autonomo o di microimpresa". Riteniamo, pertanto, che l'unico modo per dare un senso a questa norma sia quello di riferirla all'avvio di attività libero professionali, per cui l'inserimento nel mercato del lavoro di cui parla è quello nelle attività di lavoro autonomo degli esercenti arti o professioni e non quello delle attività di lavoro dipendente;


c) siano accompagnati dalla prestazione di servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio dei soggetti finanziati.


Con Determinazione Presidenziale n. 37 del 30.11.20112 ratificata con Delibera di Giunta n. 188 dell’11.12.2012 è stata decisa l’adesione della Camera di Commercio di Napoli  al Progetto “Microcredito e Servizi per il Lavoro” nell’ambito del PON GAS 2007-2013 mediate partecipazione all’avviso pubblico gestito dall’Ente Nazionale Microcredito (ENM).

Con Delibera di Giunta n. 25 dell’11.3.2013 ratificando la Determinazione Presidenziale n. 3 del 5.3.2013 è stato sottoscritto ed  approvato l’atto di impegno con l’ENM, individuando il personale da adibire alla gestione dello Sportello Microcredito e Servizi per il Lavoro

Nel progetto sono stati coinvolti i Centri Per l’Impiego, i Comuni, la Provincia e le CCIAA  nell’ambito Regionale, ad oggi aderenti sono: il Comune di Napoli, la Provincia di Salerno, il Comune di Santa Maria Capua Vetere, la CCIAA di Napoli, la CCIAA  di Benevento e la CCIAA di Salerno, gli sportelli coordinati dal Ministero del Lavoro coordinati dall’ENM, attraverso una procedura informatica anche  di e_learning devono procedere a fornire una prima assistenza a coloro che hanno una idea imprenditoriale sia indicando loro i passi da seguire, sia fare un primo orientamento sui bandi di finanziamento che di volta in volta saranno attivati per la programmazione dei finanziamenti europei per gli anni 2014-2020, quindi lo sportello indirizzerà il soggetto verso un  terzo che aiuterà a preparare il business plan, e le richieste necessarie per l’avvio dell’attività, e preparerà la documentazione necessaria  per la richiesta di finanziamento.
 

 

Contributo camerale anno 2015 a favore dei Confidi operanti nel territorio della Provincia di Napoli destinato al Fondo di Garanzia e all'Abbattimento tassi di interesse passivi delle aziende associate

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Ven 27 Set, 2024